Ieri mentre ero sdraiata sul bagnasciuga, sotto i cocenti raggi del Sole, ho riflettuto su quanto fosse importante per noi, e soprattutto per me, il calore solare. Ha degli effetti positivi su tutto il corpo. Ho deciso di documentarmi, ed ho scoperto che ci sono centinaia di ricerche sui benefici che genera il Sole. Ma anche sui problemi che questo può provocare.
Lo sapevate che il British Medical Journal, ha fatto un sondaggio, secondo il quale, a causa della vita troppo frenetica, le persone trascorrono troppo poco tempo al Sole. E questo provoca, una carenza di Vitamina D3, che a sua volta provoca una certa predisposizione al ratichismo.
Alcune donne non si espongono al Sole durante la gravidanza, per paura di danneggiare il feto. Eppure stando ai risultati di uno studio australiano, le donne che nei primi 3 mesi di gravidanza non si espongono a sufficienza al Sole, aumentano il rischio che nel corso degli anni il nascituro contragga la sclerosi multipla.
Più ovviamente tutte le ricerche sui diversi rischi come melanomi, moltiplicarsi delle cellule tumorali, eritemi, fotoinvecchiamento, fotoarcinogenesi.
MA QUESTO E' TERRORISMO PSICOLOGICO. Leggere queste cose fa venire l'ansia.
Il sole è un antidepressivo naturale! Aiuta ad aumentare la densità ossea. Ci fa essere spettatori di fenomeni naturali assolutamente sconvolgenti. Basti pensare all'arcobaleno, alle aurore Majestic, tramonti, eclissi solari. Per non parlare dei girasoli (il mio fiore preferito!!!)... Adoro il Sole. Sorrido di più quando c'è il Sole.
Secondo voi quanto si può vivere senza Sole?
lunedì 14 giugno 2010
giovedì 3 giugno 2010
La pioggia a Roma
Immensa Immensa Immensissima rabbia... Per una volta che ho un appuntamento inderogabile, (e non con un bellissimo ragazzo, ma con il dentista), Dio, decide che è meglio far piovere.. Ma non piccole goccioline d'acqua! Bensì litri e litri di goccioloni.
In realtà sembrava che ci fosse qualcuno sopra di me, con una conca, e non un inutile e piccolo secchio, che svuotava acqua sopra la mia testa.
Puntualmente alle 18, esco da lavoro, e PIOVE! Ma di solito, il tragitto che devo affrontare, armata di impermeabile e copertina antipioggia, è breve. Oggi quello stesso tragitto sembrava non finire più. Soprattutto perchè non avevo nessun impermeabile, e ai pieidi indossavo dei bei sandali bianchi appena acquistati.
Goccioloni d'acqua che sembravano scalfire le mie mani...
Acqua che oltrepassava giubbino e camicia, e che sentivo scorrere sulla pelle...
Ferma al semaforo poi, l'inondazione era travolgente: i miei bei sandali bianchi erano sotto l'acqua, la quale mi arrivava alle caviglie.
Arrivo a casa, lascio i miei vestiti nel lavandino (in quanto non bagnati, ma ZUPPI) e scappo ad asciugarmi i capelli al volo. Mi cambio al volo. Salgo in macchina al volo. E mi fermo. Le macchine sono in fila, educatamente una dietro l'altra, per chilometri e chilometri e chilometri. Non posso più nemmeno girare, fare una bella inversione ad u. Lo spazio non esiste. Tutto bloccato. L'unica cosa positiva, sono tutti rassegnati, e nessun pazzo sclerato si mette a strombazzare, di modo che io possa ascoltare il mio cd. Canzone numero 2 Stereo Love.
Capisco che appena piova, le persone decidano intelligentemente di uscire in macchina. Ma perchè, a Roma, anche solo quando fanno due goccine d'acqua, si scatena l'inferno? Un'ora di fila, per concludere cosa? Niente, oramai sono le 19 e 15 e l'appuntamento è saltato.
Qunidi se posso darvi un consiglio, se piove e siete a Roma, rinunciate a qualsiasi cosa. A meno che non abbiate voglia di uscire in motorino/moto/scooterone. Perchè le soluzioni sono due, o vi fracicate, oppure vi saltano i nervi.
Roma è la città più bella del Mondo.. quando non piove, e quando non c'è traffico. Cioè.. Mai.
In realtà sembrava che ci fosse qualcuno sopra di me, con una conca, e non un inutile e piccolo secchio, che svuotava acqua sopra la mia testa.
Puntualmente alle 18, esco da lavoro, e PIOVE! Ma di solito, il tragitto che devo affrontare, armata di impermeabile e copertina antipioggia, è breve. Oggi quello stesso tragitto sembrava non finire più. Soprattutto perchè non avevo nessun impermeabile, e ai pieidi indossavo dei bei sandali bianchi appena acquistati.
Goccioloni d'acqua che sembravano scalfire le mie mani...
Acqua che oltrepassava giubbino e camicia, e che sentivo scorrere sulla pelle...
Ferma al semaforo poi, l'inondazione era travolgente: i miei bei sandali bianchi erano sotto l'acqua, la quale mi arrivava alle caviglie.
Arrivo a casa, lascio i miei vestiti nel lavandino (in quanto non bagnati, ma ZUPPI) e scappo ad asciugarmi i capelli al volo. Mi cambio al volo. Salgo in macchina al volo. E mi fermo. Le macchine sono in fila, educatamente una dietro l'altra, per chilometri e chilometri e chilometri. Non posso più nemmeno girare, fare una bella inversione ad u. Lo spazio non esiste. Tutto bloccato. L'unica cosa positiva, sono tutti rassegnati, e nessun pazzo sclerato si mette a strombazzare, di modo che io possa ascoltare il mio cd. Canzone numero 2 Stereo Love.
Capisco che appena piova, le persone decidano intelligentemente di uscire in macchina. Ma perchè, a Roma, anche solo quando fanno due goccine d'acqua, si scatena l'inferno? Un'ora di fila, per concludere cosa? Niente, oramai sono le 19 e 15 e l'appuntamento è saltato.
Qunidi se posso darvi un consiglio, se piove e siete a Roma, rinunciate a qualsiasi cosa. A meno che non abbiate voglia di uscire in motorino/moto/scooterone. Perchè le soluzioni sono due, o vi fracicate, oppure vi saltano i nervi.
Roma è la città più bella del Mondo.. quando non piove, e quando non c'è traffico. Cioè.. Mai.
mercoledì 2 giugno 2010
The first time

Non ho mai pensato di poter aver qualcosa da raccontare, o perlomeno qualcosa di interessante. Forse sono solo congetture, perchè la vita è interessante. Ma non per le grandi opere, per le grandi invenzioni, per le grandi idee. Ma per le piccole cose quotidiane. Un sorriso. Ecco questa potrebbe essere una delle cose più piccole ed insignificanti che potrebbero accadere nella vita di ogni giorno. Eppure, se vi fermate a riflettere un secondo... Avete mai trovato il tempo, il coraggio di fare un sorriso ad una persona sconosciuta? Magari mentre sei a fare la fila per comprare il pane, o nel traffico mentre vai a lavoro.
Un sorriso. Piccolo gesto.
"Donare un sorriso rende felice il cuore, arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona, non dura che un istante ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è cosi ricco da poterne fare a meno, nè cosi povero da non poterlo donare. Il sorriso crea gioia in famiglia, da sostegno nel lavoro, ed è segno tangibile di Amicizia. Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, rinnova il coraggio nelle prove e nella tristezza è medicina. E se poi incontri chi non te lo offre, sii generoso e porgigli il tuo: NESSUNO HA TANTO BISOGNO DI UN SORRISO COME COLUI CHE NON SA DONARLO".
Cosi ha scritto Sonia Morichi. E cosi, allo stesso modo, la penso io. Un sorriso non costa nulla e dona molto. Sorridiamo di più.
Quando facciamo la fila per comprare il pane, non litighiamo per chi E' PRIMA NELLA FILA.
Quando siamo nel traffico per andare a lavoro, non strombazziamo con il clacson.
Sorridiamo di più, e tutto sarà più dolce.
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